L’interazione umana resta una delle principali fonti di rischio per la sicurezza aziendale, è indispensabile aumentare l’attività di formazione. In quasi due terzi dei casi di attacco, la responsabilità è di un accesso da un endpoint autorizzato. Altrimenti detto, la responsabilità degli attacchi contro le aziende è da addebitare il più delle volte alla condotta discutibile della forza lavoro. È quanto emerso dall’ultima ricerca Proofpoint realizzata con la collaborazione della community The Cybersecurity Digital Club. Lo studio, condotto tra settembre e ottobre 2022, ha coinvolto 103 CISO di diversi settori industriali in Italia. Le domande si sono concentrate sul ruolo del fattore umano nella protezione aziendale, le cause e l’impatto delle violazioni di sicurezza sulle organizzazioni, la visibilità aziendale su dati e dipendenti e le iniziative di formazione intraprese dalle aziende a propria tutela.